venerdì 4 marzo 2011

Battleroar: reinterpretare il passato a suon di musica

Titolo: To Death And Beyond...
Autore: Battleroar
Genere: Epic Metal
Anno: 2008
Etichetta: Cruz Del Sur Music
Voto: 7,5
Sito internet: www.battleroar.com (attualmente non aggiornato)
MySpace: http://www.myspace.com/battleroar1


Oltre che da poche ma belle letture, l’estate 2008 è stata accompagnata dall’ascolto (come sempre del resto) di buona musica. Così, dopo avere in parte scoperto e in parte rispolverato l’intera discografia dei Manowar, mi sono ritrovato per le mani questo piccolo gioellino intitolato “To Death and Beyond…” dei greci Battleroar, che mi ha davvero sorpreso. Era molto tempo infatti che non ascoltavo musica così carica, esaltante e trascinante.
I Battleroar sono l’esempio lampante di come sia possibile reinterpretare il passato: sfruttare la tradizione per creare qualcosa di nuovo senza per forza cadere nella ripetizione, nel già sentito e, come troppo spesso accade, nella citazione palese.
L’influenza dei “maestri” è evidente, Manowar e Iron Maiden la fanno da padrone a più riprese, ma ciò è inevitabile quando si “maneggia” un genere orami saturo come l’heavy metal.
Ma i Battleroar ce la mettono davvero tutta, e grazie a un songwriting ispirato danno vita davvero a della bella musica.
A mio parere l’arma vincente del cd è il “tiro”, l’irruenza e la carica delle canzoni che assalgono l’ascoltatore e lo invitano a immedesimarsi nel testi guerreschi e battaglieri (ben fatti e per niente banali), nonché a premere – pericolosamente – sull’acceleratore…
In un periodo in cui la maggior parte delle band (inflazionate e non) puntano tutto sulla produzione ultra perfetta e sul ritornello facile (a discapito appunto della “carica”), i Battleroar assalgono e colpiscono come da tanto non sentivo.
Si parte alla grande con l’ottima “The Wrathforge”, poi “Dragonhelm” (dal break centrale davvero tirato), per arrivare alla prima perla del cd: “Finis Mundi”. Un brano di oltre minuti, potente e oscuro, dove i Battleroar si dimostrano in grado di creare atmosfere.
I due ottimi brani successivi (“Metal Hellas” e “Hyrkanian Blades”) conducono alla seconda perla del cd: “Oceans of Pain”, un brano carico di atmosfere malinconiche (soprattutto nel break centrale, costruito utilizzando violino sintetizzato) potente e suggestivo, della durata di oltre 10 minuti, dove i Battleroar sfoggiano una buona tecnica e personalità.
Con “Born in the ’70” si fa un tuffo nel migliore hard rock degli anni ’80, mentre nella prorompente “Warlord of Mars” la vena “maideniana” emerge notevolmente (impossibile non pensare a “The Trooper”).
Chiude il capitolo “Death Before Disgrace” (la mia preferita), dall’incedere eroico e battagliero, un’altra lunga canzone dove tecnica, potenza e suggestione la fanno da padrone. Molto bella la parte finale, un vero e proprio inno di battaglia che non potrà non farvi immedesimare nella lotta dei nostri eroi…e di nuovo a spingere sull’acceleratore!
Pur essendo il cd di ottimo livello, non si può ancora parlare di capolavoro: innanzitutto la qualità della produzione è piuttosto scarsa: a volte il suono della chitarra è impastato e la batteria spesso viene soopraffatta dagli altri strumenti. Il secondo punto debole è rappresentato dalla voce del cantante.
L’italiano Marco Concoreggi ce la mette tutta in fatto di grinta, potenza ed espressività, purtroppo però è proprio il timbro della voce a non essere bello, tant'è che in certi passaggi un pò più teatrali risulta pacchiana.
Particolari però sorvolabili se ci si concentra sulla qualità della musica, che oltre al sopra citato “tiro” offre “giri” originali, ottimi arrangiamenti e finalmente dei begli assoli di chitarra: melodici, ben studiati, e di conseguenza ben amalgamati nelle canzoni.
Insomma, una piacevole scoperta e credo anche una buona garanzia per il futuro!

Tracklist

1. The Wrathforge
2. Dragonhelm
3. Finis Mundi
4. Metal From Hellas
5. Hyrkanian Blades
6. Oceans Of Pain  audio
7. Born In The 70's
8. Warlord Of Mars
9. Death Before Disgrace

Durata totale 00:59:06

Lineup

Marco Congoreggi - voce
Kostas Tzortzis - chitarra
Stelios Sovolos - chitarra
Gus Makrikostas - basso
Nick Papadopoulos - batteria

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