mercoledì 2 marzo 2011

Stratovarius - "Elysium"

Titolo: Elysium
Autore: Stratovarius
Genere: Power Metal
Anno: 2011
Etichetta: Edel Music
Voto: 7,5
Sito internet: www.stratovarius.com


““Polaris” was the album that saved the band. Without it there would not be any Stratovarius. With “Elysium” we are showing the people that Stratovarius are back at the top of power metal”.
Con queste parole di Timi Kotipelto (presenti su una delle 4 promotional cards contenute nell’edizione deluxe di “Elysium”) si potrebbe già concludere la recensione. Non ci sono parole migliori infatti per descrivere in poco tempo la storia recente degli Stratovarius.
Dopo le ultime deludenti uscite, i litigi tra i membri della band, le vicissitudini legali e personali spiattellate su tutte le riviste del settore sotto forma di telenovela e l’abbandono definitivo di Timo Tolkki, gli Stratovarius avevano solo due possibilità: sciogliersi, oppure tentare il tutto per tutto con una nuova formazione. E così, reclutato il giovane e talentuoso Matias Kupiainen, i finnici si sono rimboccati le maniche e sono letteralmente ripartiti da zero con “Polaris”, un disco non eccezionale, ma di certo superiore ai vari “Stratovarius” o “Elements pt. 1/2”. Un disco insomma, citando Timo, che ha salvato la band, l’ha rimessa in carreggiata e le ha permesso di poter gridare al mondo intero “Hey, siamo ancora qua”. E il mondo l’ha ascoltata e aspettata, non avendola mai dimenticata.
Anche la seconda parte della citazione di Kotipelto è vera: con il nuovo “Elysium” gli Stratovarius sono finalmente ritornati al centro della scena metal internazionale.
Il nuovo disco suona Stratovarius al 100% e allo stesso tempo è permeato da una freschezza che mancava da troppo tempo.
A mio avviso Matias non fa per niente rimpiangere Tolkki. Per carità un grande chitarrista, ma dallo stile statico e troppo legato a Malmsteen e al neoclassicismo in generale. Le ultime composizioni erano infarcite di scale davvero pesanti da digerire. Matias invece ha un approccio più dinamico allo strumento e di conseguenza è più svincolato da certi canoni.
I die hard fans possono stare tranquilli, il disco presenta comunque i famosi assoli veloci e le scale neoclassiche (chitarra e tastiera si danno battaglia come al solito), ma dosate con più parsimonia e alternate a parti più improvvisate.
La produzione come sempre è ottima, la prestazione di tutti i membri è eccellente e una menzione particolare va fatta proprio per Kotipelto, autore di una prova egregia nonostante le tonalità siano per tutto il cd medio-alte. Ed è proprio questo l’aspetto più interessante della voce di Timo nel 2011: cantare bene senza dover per forza irrompere con acuti spacca orecchie solo perché nel power va di moda fare gli acuti. Ed anche nelle tonalità basse la voce è molto migliorata: la si sente in pieno, non si riduce a un  vocalizzo sforzato.
Per quanto riguarda le canzoni, sono tutte di ottima fattura e ce n’è per tutti i gusti: dal classico brano catchy apripista (“Darkest Hour”) ai canonici brani power metal come “Under Flaming Skies” e “Infernal Maze”
C’è da dire che i brani migliori sono quelli più cadenzati, come “Fairness Justified” e la cupa “Lifetime In A Moment” (che viaggia sulla scia di pezzi come “The Abyss Of Your Eyes”). C’è spazio per una ballad molto bella e intensa (“Move The Mountain”) e dopo un’altra classica power song (“Event Horizon”) si finisce con “Elysium”, un brano stupendo della durata di 18 minuti, che racchiude l’essenza dei nuovi Stratovarius: classe, eleganza, potenza, atmosfera, emozionalità. 
Bel lavoro, bentornati.

Tracklist

01 Darkest Hours
02 Under Flaming Skies
03 Infernal Maze
04 Fairness Justified
05 The Game Never Ends
06 Lifetime in a Moment
07 Move the Mountain
08 Event Horizon
09 Elysium

Lineup

Timo Kotipelto - Voce
Jens Johansson - Tastiera
Jörg Michael - Batteria
Lauri Porra - Basso
Matias Kupiainen - Chitarra

Il cd è disponibile anche in versione digipack "deluxe" contenente 4 promotional cards e un secondo cd con le versioni demo di tutti i brani.

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