Titolo: Give Me Your Soul...Please
Autore: King DiamondGenere: Heavy Metal
Anno: 2007
Etichetta: Massacre Records
Voto: 6
Sito internet: www.covenworldwide.com
Amo King Diamond alla follia, di conseguenza ogni parola che scrivo è sicuramente influenzata dalla passione per questo immenso Gruppo, e ci tengo a usare la G maiuscola perché è vero che King è un genio, (è il Re!), ma gran parte del successo lo deve anche ai validissimi musicisti di cui si è sempre circondato nella sua lunga carriera.
Ogni uscita targata King Diamond è sinonimo di alta qualità, tuttavia da qualche anno a questa parte anche la vena creativa di King ogni tanto da segni di cedimento, con uscite non sempre all’altezza della situazione.
La carriera discografica di King Diamond si può dividere in due parti: la prima (la migliore e la più fortunata) va dall’esordio fino al 1995, comprendente classici come “Abigai”l e “Them” e altri grandi album come “The Eye” e “The Spyder’s Lullabye”; la seconda comincia con il deludente “The Graveyard”, si risolleva leggermente con “Voodoo”, scivola nuovamente su “The House Of God” per poi rialzarsi magnificamente con “Abigail pt. II” e “The Puppet Master” (più un ottimo live album).
Quest’ultimo “Give Me You Soul…Please” purtroppo si posa sul lato sbagliato della bilancia, avvicinandosi ad album poco ispirati come “The Graveyard” e “House Of God”.
Il primo punto debole risiede nei suoni, sottili e scarni proprio come nei due dischi appena citati. In passato il suono delle chitarre era potente e corposo, e insieme a basso e batteria la resa generale era veramente heavy. Ora invece il tutto suona molto leggero, più freddo e di conseguenza privo di forza.
Il secondo punto debole invece è la struttura dei brani, semplici, meno intricati che in passato e con assoli meno ispirati. “Never Ending Hill” e “Is Anybody Here” sono un esempio di quanto esposto finora: brani sotto la media e scarni dove King più che cantare sembra recitare un testo. A dirla tutta l’atmosfera di queste canzoni (e di altre come “Mirror Mirror” e la title track) si adatta più ai Mercyful Fate che a King Diamond.
Sia chiaro: il disco nel complesso non è male, il discorso fatto all’inizio circa il marchio di qualità di King Diamond vale sempre, tuttavia siamo molto lontani dagli standard a cui ci eravamo abituati.
Difficile fare una classifica dei brani, l’unico che mi è rimasto impresso è “The Floating Head”, con il suo riff secco e tagliente accompagnato da un bell’assolo verso la fine.
Insomma, peccato…ma non c’è da preoccuparsi più di tanto, presto King si rimetterà in carreggiata e sfornerà un nuovo capolavoro! Ne sono certo.
Tracklist
1) The dead - 1:57 (Diamond)
2) Never Ending Hill - 4:37 (La Rocque/Diamond)
3) Is Anybody Here? - 4:13 (Diamond)
4) Black of Night - 4:01 (La Rocque/Diamond)
5) Mirror Mirror - 5:00 (Diamond)
6) The Cellar - 4:31 (La Rocque/Diamond)
7) Pictures in Red - 1:27 (La Rocque/Diamond)
8) Give Me Your Soul - 5:29 (La Rocque/Diamond)
9) The Floating Head - 4:47 (La Rocque/Diamond)
10) Cold as Ice - 4:30 (Diamond)
11) Shapes of Black - 4:22 (Diamond)
12) The Girl in the Bloody Dress - 5:07 (Diamond)
13) Moving on - 4:06 (Diamond)
Lineup
King Diamond - voce, tastiere
Andy LaRocque - chitarra, tastiere
Mike Wead - chitarra
Hal Patino - basso
Matt Thompson - batteria
Livia Zita - voce addizionale