lunedì 27 febbraio 2012

Freedom Call - "Land Of The Crimson Dawn"

Titolo: "Land Of The Crimson Dawn"
Autore: Freedom Call
Genere: Power Metal
Anno: 2012
Etichetta: Steamhammers Records
Voto: 5
Sito internet: www.freedom-call.net


I Freedom Call non mi hanno mai fatto impazzire, e ritengo che siano un gruppo troppo sopravvalutato sia dalla critica sia dai fans.
Tuttavia non nego di essermi goduto i primi tre dischi: “Stairway To Fairyland”, “Crystal Empire” ed “Eternity”, che nonostante non proponevano nulla di nuovo, riuscirono a loro modo a lasciare il segno grazie alla leggerezza e spensieratezza di accattivanti melodie “happy metal” che poi sono diventate il trademark della band.
Il problema però è che la musica dei Freedom Call non si è evoluta, rimanendo legata alle canzonette dal ritornello facile e, fatto peggiore, regredendo nel songwriting a causa di un calo di ispirazione iniziato con “The Circle Of Life”.
Mai un cambio nei suoni o un brano più complesso del solito, mai un azzardo, niente.
Certo c’è tanta coerenza nei Freedom Call, ma senza qualità non si va vanti.
Già li vedo i fans dei Freedom Call, una banda di ragazzini armati di coltello che mi cercano per farmi fuori…d’altra parte i metallari più incalliti difficilmente si lasciano abbindolare dalle certe melodie zuccherose…
Forse sarò ingiusto e cattivo, ma dei 14 brani che compongono il nuovo “Land Of The Crimson Dawn” non se ne salva nemmeno uno.
Se volete ve li elenco uno per uno: “Age Of Phoenix” è semplicemente brutta, “Rockstars” è ridicola sia nella musica sia nel testo”, “Crimson Dawn” ha il ritornello a dir poco imbarazzante, “66 Warrior”…ma quante canzoni hanno scritto i Freedom Call il cui titolo contiene la parola Warrior?, “Back Into The Land Of Light” inizia con le solite tastiere trionfanti (fiato alle trombe!) che tra l’altro ricordano, per forza di cose, la migliore “Land Of Light” contenuta in “Eternity”. Devo continuare? Non c’è problema, vi accontento subito: “Sun In The Dark” si sorregge su un giro di blues che non si capisce dove voglia andare a parare, “Hero On Video” è un tributo all’hard rock festaiolo anni Ottanta…basta, non ce la faccio più.
Mi direte che i Freedom Call sono una band di happy metal, un genere che gira al largo da virtuosismi o sperimentazioni. Mi sta bene, ma santo cielo metteteci più impegno perché la pochezza di queste canzoni è davvero disarmante.

Segnalo che il disco è il primo dopo la dipartita del drummer Dan Zimmerman e che è disponibile una versione limitata contentente alcuni classici dei Freedom Call coverizzati. Tra questi spicca Mr. Evil, suonata dai nostrani Secret Sphere.


Tracklist:

CD 1:

01. Age Of The Phoenix
02. Rockstars
03. Crimson Dawn
04. 66 Warriors
05. Back Into The Land Of Light
06. Sun In The Dark
07. Hero On Video
08. Valley Of Kingdom
09. Killer Gear
10. Rockin` Radio
11. Terra Liberty
12. Eternity
13. Space Legends
14. Power & Glory

CD 2:
01. Flame In The Night – performed by Powerworld
02. Hunting High And Low - performed by Downspirit
03. Land Of The Light - performed by Neonfly
04. Mr.Evil - performed by Secret Sphere
05. Palace Of Fantasy - performed by Manimal
06. Warriors - performed by Hannes Braun of Kissin` Dynamite

Line up:

Chris Bay (Voce, Chitarra)
Lars Rettkowitz (Chitarra, Cori)
Samy Saemann (Basso, Cori)
Klaus Sperling (Batteria, Cori)

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