giovedì 17 novembre 2011

Derek Sherinian - "Inertia"

Titolo: "Inertia"
Autore: Derek Sherinian
Genere: Keyboard hero/progressive
Anno: 2001
Etichetta: InsideOut Music
Voto: 7,5
Sito internet: www.dereksherinian.com


Dopo la dipartita dai Dream Theater Derek Sherinian non si è certo perso d’animo, anzi, si è rimboccato le maniche inaugurando una carriera solista di tutto rispetto (ad oggi sono le uscite a suo nome, quattro relative al progetto Planet X, più una marea di collaborazioni con musicisti del mondo rock/prog) che ha definitivamente cancellato l’astio e le critiche che fan e stampa gli avevano spesso dimostrato durante la permanenza nei Dream Theater.
“Inertia” è il secondo disco solista di Derek, pubblicato nel 2001 a distanza di due anni dal primo Planet X.
I “collaboratori” non hanno certo bisogno di presentazioni: alla chitarra troviamo Zakk Wylde e Steve Lukather, alla batteria Simon Phillips, al basso Tom Kennedy, Tony Franklin e Jimmi Johnson.
Fin dal primo ascolto il disco appare fresco e vario: si passa da brani duri come “Frankesnstein” o “Evel Kneivel” ad altri più pacati e da atmosfera come “Mata Ari” (che non sfigurerebbe per niente in una compilation di Café del Mar), fino a brani più tecnici e prettamente prog come “Astroglide” e “What A Shame”. Da sottolineare comunque come tecnica e melodia vengano sapientemente miscelati senza mai prevalere l’uno sull’altro. Di fatto mancano brani puramente tecnici (un pregio, a mio avviso) e ne consegue una facile assimilabilità già dopo un paio di ascolti e una generale atmosfera di “calore”. Altro punto a favore è la durata dei brani, mai oltre i sette minuti di durata (tutto il contrario di alcuni guitar/keyboard hero, come ad esempio il collega Jordan Rudess, che puntano troppo sulla mera esecuzione tecnica di brani di oltre dieci minuti, rinunciando di fatto al feeling).
La varietà dei generi proposti mette in mostra le doti di Derek, abile nel “maneggiare” suoni e strutture moderne che si amalgamano alla perfezione a sequenze più classiche. Troviamo dunque begli assoli, veloci e sperimentali, ma anche morbidi tappeti musicali e momenti soffusi e accennati tipici dai sapori jazz, funky e ambient.
In definitiva un gran bel disco, un grande artista, una grande conferma!

Tracklist:

Inertia
Frankenstein
Mata Hari
Evel Kneivel
La Pera Loca
Goodbye Porkpie Hat
Astroglide
What a Shame
Rhapsody Intro
Rhapsody in Black

Lineup

Derek Sherinian - tastiere
Zakk Wylde - chitarra
Steve Lukather - chitarra
Simon Phillips - batteria
Tony Franklin - basso
Tom Kennedy - basso
Jimmy Johnson - basso

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