Titolo: "The Landing"
Autore: Iron Savior
Genere: Power Metal
Anno: 2011
Etichetta: AFM Records
Voto: 7
Sito internet: www.iron-savior.com
Autore: Iron Savior
Genere: Power Metal
Anno: 2011
Etichetta: AFM Records
Voto: 7
Sito internet: www.iron-savior.com
Piet Sielck è un“geniaccio”. Nel giro di pochi anni si è costruito con gli Iron Savior una carriera di tutto rispetto, cavalcando inizialmente la rinascita del power nella seconda metà degli anni Novanta, riscuotendo successivamente un discreto successo grazie a ottimi dischi che li hanno consacrati al grande pubblico.
Purtroppo l’ultimo “Megatropolis” (2007) aveva lasciato in fans con l’amaro in bocca: un disco scialbo e spompato seguito da un lungo periodo di silenzio, durante il quale non sono più circolate notizie circa i progetti della band.
Poi di colpo a Settembre l’annuncio di un nuovo album, dopo meno di un mese il primo video su youtube e a fine novembre ecco “The Landing”, disco che rilancia alla grande gli Iron Savior, suonando tremendamente true metal ma sprigionando allo stesso tempo un tiro e una carica che da tempo non si sentivano.
La ricetta ormai la conosciamo, tuttavia i brani sono ispirati, carichi e potenti, pertanto è un grande piacere poter spingere l’acceleratore sulle note dell’opener “The Savior” o cantare a squarciagola “Starlight” (sulla quale aleggia lo spirito di Kai Hansen).
A metà strada troviamo “Heavy Metal Never Dies”, tributo di Sielck e soci al popolo dei metallari: un mid tempo massiccio tanto semplice quando tirato che dal vivo scatenerà un headbanging forsennato (forse il testo è un po’ pacchiano, ricorda un pò “To The Metal” dei Gamma Ray).
Sulla stessa onda emozionale si sfuna “R.U.Ready” (più hardrockeggiante), in cui la band ribadisce – qualore ce ne fosse bisogno – i dogmi del vero rocker citando titoli dei Grandi del passato tra cui Steppenwolf, Saxon e Judas Priest (da notare la somiglianza, credo/spero voluta, dell'assolo con il riff di "Breaking The Law").
Purtroppo l’ultimo “Megatropolis” (2007) aveva lasciato in fans con l’amaro in bocca: un disco scialbo e spompato seguito da un lungo periodo di silenzio, durante il quale non sono più circolate notizie circa i progetti della band.
Poi di colpo a Settembre l’annuncio di un nuovo album, dopo meno di un mese il primo video su youtube e a fine novembre ecco “The Landing”, disco che rilancia alla grande gli Iron Savior, suonando tremendamente true metal ma sprigionando allo stesso tempo un tiro e una carica che da tempo non si sentivano.
La ricetta ormai la conosciamo, tuttavia i brani sono ispirati, carichi e potenti, pertanto è un grande piacere poter spingere l’acceleratore sulle note dell’opener “The Savior” o cantare a squarciagola “Starlight” (sulla quale aleggia lo spirito di Kai Hansen).
A metà strada troviamo “Heavy Metal Never Dies”, tributo di Sielck e soci al popolo dei metallari: un mid tempo massiccio tanto semplice quando tirato che dal vivo scatenerà un headbanging forsennato (forse il testo è un po’ pacchiano, ricorda un pò “To The Metal” dei Gamma Ray).
Sulla stessa onda emozionale si sfuna “R.U.Ready” (più hardrockeggiante), in cui la band ribadisce – qualore ce ne fosse bisogno – i dogmi del vero rocker citando titoli dei Grandi del passato tra cui Steppenwolf, Saxon e Judas Priest (da notare la somiglianza, credo/spero voluta, dell'assolo con il riff di "Breaking The Law").
Il trittico finale è costituito dalla veloce “Faster Than All”, la ballad “Before The Pain” e la conclusiva “No Guts, No Glory”, dove un hard rock festaiolo fa capolino per un brano divertente da cantare a tutta birra.
Da segnalare nell'edizione speciale due tracce bonus: "Coming Home" e "Atlantis Falling", riarrangiate per l'occasione, ma a mio avviso sono meglio le versioni originali.
Con “The Landing” gli Iron Savior hanno messo i puntini sulle i, scrivendo non il loro disco migliore forse, ma di sicuro il più sincero, convinto, e suonato con passione.
Così è, se vi pare.
Tracklist:
01. Descending
02. The Savior
03. Starlight
04. March Of Doom
05. Heavy Metal Never Dies
06. Moment In Time
07. Hall Of The Heroes
08. R. U. Ready
09. Faster Than All
10. Before The Pain
11. No Guts No Glory
Da segnalare nell'edizione speciale due tracce bonus: "Coming Home" e "Atlantis Falling", riarrangiate per l'occasione, ma a mio avviso sono meglio le versioni originali.
Con “The Landing” gli Iron Savior hanno messo i puntini sulle i, scrivendo non il loro disco migliore forse, ma di sicuro il più sincero, convinto, e suonato con passione.
Così è, se vi pare.
Tracklist:
01. Descending
02. The Savior
03. Starlight
04. March Of Doom
05. Heavy Metal Never Dies
06. Moment In Time
07. Hall Of The Heroes
08. R. U. Ready
09. Faster Than All
10. Before The Pain
11. No Guts No Glory
12. Coming Home 2011 (Digipack Bonus Track)
13. Atlantis Falling (Digipack Bonus Track)
Lineup
Joachim "Piesel" Küstner- chitarra
Jan S. Eckert- basso
Piet Sielck - voce, chitarra
Thomas Nack - batteria
13. Atlantis Falling (Digipack Bonus Track)
Lineup
Joachim "Piesel" Küstner- chitarra
Jan S. Eckert- basso
Piet Sielck - voce, chitarra
Thomas Nack - batteria