martedì 10 gennaio 2012

Symphony X - "Iconoclast"

Titolo: "Iconoclast"
Autore: Symphony X
Genere: Progressive Metal
Anno: 2011
Etichetta: Nuclear Blast
Voto: 7
Sito internet: www.symphonyx.com



















I Symphony X hanno proprio deciso di pestare duro.
Dopo il potente “Paradise Lost” ci si aspettava in qualche modo un ritorno ad un’attitudine più progressive (visti anche i quattro lunghi anni trascorsi), e invece il nuovo “Iconoclast” picchia ancora più del predecessore.
Il suono delle chitarre si è ulteriormente irrobustito, i riff sono potenti e oscuri, e a troneggiare su tutto la magnifica voce di Russel Allen più ruggente e rabbiosa che mai.
Ad essere sincero questa nuova direzione musicale non mi convince molto, mi sembra più che altro un’espediente per sopperire a un’evidente carenza compositiva.
Innanzitutto c’è da notare come “Iconoclast” sia fondamentalmente un disco di ottimo power metal, costruito con parti intricate e complicate (nella migliore traduzione Symphony X) in cui comunque di progressive vero e proprio ce n’è poco.
Certo non mancano i riff tecnici di Romeo o le parti di tastiera più d’atmosfera (il disco è di difficile assimilazione, occorrono diversi ascolti), tuttavia siamo molto lontani da capolavori come “The Divine Wings of Tragedy” o “V: The New Mythology Suite”.
Difficile capire questa scelta, spero che sia stata dettata da motivi puramente commerciali, magari spinti dalla nuova label, l'astuta Nuclear Blast.
Ma non scoraggiatevi, anzi, tenete duro e affilate l’orecchio, e vedrete che alla fine potrete godere di un’ora e più di ottima musica metal, suonata come dio comanda.
Il disco si apre con la title track, “Iconoclast”, un brano lungo 10 minuti (uno dei migliori) dall’intro epico che poi sfocia in una cavalcata power con un ritornello molto ruffiano che farà sicuramente strage in sede live (We are strong/We will stand and fight!Fight!).
Seguono brani canonici come “The End Of The Innocence” o “Dehumanized” (in cui Allen rugge come un leone), e altri più riusciti come la veloce “Bastards Of The Machine” e l’oscura “Heretic”.
Ma il pezzo capolavoro è “When All Is Lost”, una ballata di 9 nove minuti che si candida a miglior brano dei Symphony X. Classe, melodia, assoli eleganti e ispirati, un’interpretazione magnifica di Allen: questi sono gli ingredienti di una bellissima canzone che si lascia ascoltare all’infinito.
Peccato però che dopo questa si ritorni ad un power molto aggressivo con melodie poco ispirate.
Difficile tirare le somme di un disco che comunque è di notevole spessore musicale.
Non mi resta che sperare in un ritorno, anche parziale, al sound delle origini.
Del disco è anche prevista un’edizione speciale composta da 2 cd (contenente 3 brani in più rispetto al cd singolo composto da 9 brani).

Tracklist:

1) Iconoclast – 10:53
2) The End of Innocence – 5:29
3) Dehumanized – 6:49
4) Bastards of the Machine – 4:58
5) Heretic – 6:26
6) Children of a Faceless God – 6:22
7) Electric Messiah – 6:15
8) Prometheus (I Am Alive) – 6:48
9) When All Is Lost – 9:10

Line up:

Russell Allen - voce
Michael Romeo - chitarra
Michael Lepond - basso elettrico
Michael Pinnella - tastiere
Jason Rullo - batteria

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