giovedì 14 luglio 2011

Capricorn - "Inferno"

Titolo: Inferno
Autore: Capricorn
Genere: Power Metal
Anno: 1995
Etichetta: Modern Music
Voto: 7




I quasi 40 gradi di questa giornata incandescente sono l’occasione perfetta per recensire un disco bollente come “Inferno”, dei teutonici Capricorn.
A partire dal titolo e soprattutto dalla copertina, raffigurante la minacciosa testa di un capricorno formata e completamente avvolta dalle fiamme, questo disco, per la potenza e la ruvidezza dei suoni, crea un’impressionante sensazione di caldo soffocante.
Venni a conoscenza di questo gruppo nell’ormai lontano 1996 (il disco è datato 1995), grazie a un mio caro amico che acquistò il disco incuriosito dal fatto che il batterista era Stefan Arnold, già militante nei Grave Digger, gruppo che all’epoca seguivamo molto, in quanto freschi di bellissimi album come “Heart Of Darkness” e “Tunes Of War”.
La storia del gruppo è relativamente breve: i Capricorn nascono come trio (composto da Adrian Hahn alla voce e basso, David Hoffmann alle chitarre e Stefan Arnold alla batteria) verso i primi anni Novanta e si sciolgono nel giro di breve tempo dopo la pubblicazione di soli due album. “Inferno” è il secondo, a detta di tutti il migliore (anche se confesso di non aver ascoltato il primo).
Il genere proposto è un power/trash metal influenzato dal filone power melodico che imperversava in quegli anni, ma caratterizzato anche da una certa “rozzezza” tipicamente rock’n’roll alla Mothorhead che dona ai brani quel tiro che tanto basta a scatenare il pogo.
I brani di per se sono piuttosto semplici e lineari, la parte solistica è poco curata, tuttavia i suoni sono potenti, ruvidi e sporchi; i riff spaccano le ossa e il risultato è un dischetto dotato di un’energia che mette la carica ad ogni brano.
Per dirla in breve: "Inferno" è il classico disco sempliciotto e diretto ma tirato quanto basta per imprimerselo in testa e ascoltarlo a ripetizione nei momenti in cui si vuole ascoltare qualcosa di tosto per scatenarsi!
Accanto a brani power oriented come l’iniziale “Claws Of The Mad”, “Iron Biter” e “Gun For Hire”, troviamo brani di impostazione più hard rock come “The Wire Fence” e “Dead Can Walk”, due macigni di fronte ai quale è impossibile non mettersi a saltare e a cantare a squarciagola i ritornelli.
C’è anche spazio per brani più riflessivi in cui si tira un po’ il fiato, come l’ottima “Moonstruck” e la title track “Inferno”.
Da segnalare infine un potentissima versione del classico dei Twisted Sister “You Can’t Stop Rock’n’Roll”, davvero terremotante, soprattutto nel ritornello.
Insomma, i Capricorn sono uno dei quei tanti gruppi meteora che nel loro breve passaggio hanno lasciato un piccolo ma indelebile segno nel cuore dei metallari.

Tracklist:

1) Iced Age
2) Claws of the Mad
3) The Wire Fence
4) Dead Can Walk
5) Moonstruck
6) Iron Biter
7) Gun for hire
8) A Call for Defiance
9) You can't stop R' n' R'
10) Camp Blood
11) Inferno

Lineup

Adrian Hahn - voce, basso
David Hoffmann - chitarra
Stefan Arnold - batteria

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